Castello Aragonese, Ortona
Uno dei più rappresentativi esempi di trapasso dall’opera difensiva medievale a quella rinascimentale.
L’impianto originario, su pianta pressoché trapezoidale, era caratterizzato da quattro torri cilindriche angolari e da cortine su base scarpata, sottolineate dalla consueta cornice in pietra. Dopo numerose distruzioni e successivi rifacimenti il castello fu gravemente danneggiato nell’ultimo conflitto bellico ed una porzione rilevante, costituita dalla cortina settentrionale, è completamente scomparsa dopo la frana del 1946. Città di origine frentana, Ortona divenne municipio romano con il nome di Ortona Augusta. Conquistata dai Normanni nel XII secolo risorse con gli Svevi e nel XV secolo passò in feudo a Giacomo Caldora che la cinse di mura.
La configurazione del castello ha indotto alcuni a ritenere la costruzione più antica poiché il rapporto d’altezza della base rispetto al diametro della torre è tipico dell’epoca angioina. Le modifiche quattrocentesche potrebbero quindi aver riguardato adattamenti e ricostruzioni parziali di un impianto preesistente.
(fonte: “Guida dei castelli”, ed.CARSA – per saperne di più – )
Curiosità: sorge sul promontorio denominato “La Pizzuta”, che cade a strapiombo sul mare, da cui domina l’articolata e suggestiva costa adriatica