MONTAGNA
“II destino degli uomini nella regione che da circa otto secoli viene chiamata Abruzzo è stato deciso principalmente dalle montagne”. (Ignazio Silone)
Con queste parole Ignazio Silone sintetizza la storia di una terra, prima misteriosa e selvaggia, oggi considerata regione verde di una nuova Europa, che denomina la Natura quale sistema che sorregge la vita. L’Abruzzo è parte di questo sistema. Le sue montagne, oltre a definire la storia di questa parte d’Italia, denotano il carattere forte e gentile della sua gente, abituata da secoli a convivere con l’aspra vita dei monti ricca di disagi ma nel contempo di genuina vitalità. L’Abruzzo è anche mare, certamente, ma non dimentichiamo che il 70 % del suo territorio è costituito da zone montuose. Esse hanno influenzato tradizioni e modi di vita di intere comunità che oggi, custodi di un grande bagaglio culturale, sono da preservare. Su questa base nasce il concetto di conservazione che in Abruzzo è ben rappresentato dalle aree protette. Il 36 % di tutto il territorio, è sotto tutela per i suoi aspetti morfologici, antropici e naturalistici unici nel suo essere.
In inverno si possono praticare tutti gli sport immaginabili, mentre in primavera e in autunno i dolci prati in fiore su cui dominano i ghiacciai perenni invitano a riscoprire la natura e a riappropriarsi dei suoi profumi e delle proprie gambe. Qui si trovano alcune delle specie protette più rare d’Italia, come gli orsi, i lupi, i camosci, le aquile ed una vastità faunistica e botanica di vario genere. Per questo l’Abruzzo è una meta particolarmente ricercata dagli amanti del verde. Qui, dove il tempo si è fermato ad aspettare, qui dove la Montagna è esperienza di sensazioni.
(A cura di Nunzio Mezzanotte)