SALSICCIA (SALSICCIA DI FEGATO, DI FEGATO CON MIELE, DI MAIALE SOTT'OLIO, SALSICCIOTTO DI PENNAPIEDIMONTE, SALSICCIOTTO FRENTANO, SALSICCIOTTO)
Accanto al salame abruzzese, un altro grande classico dell’antipasto abruzzese è la salsiccia di fegato. Molti nomi, ma colore, consistenza e sapore inconfondibili. La salsiccia di fegato si presenta con un colore marrone, molto più scuro del salame, ha una consistenza più morbida, e un sapore avvolgente e penetrante. Come per il salame, la zona di produzione della salsiccia di fegato corrisponde all’intero territorio dell’Abruzzo. La salsiccia si prepara con fegato, cuore e polmone di maiale, con aggiunta di guanciale e di rizza, o rete (un tipico grasso del maiale). Per donare il sapore inconfondibile, si aggiungono anche spicchi d’aglio, bucce d’arancia, alloro, sale e pepe. La carne viene macinata in maniera finissima: si usa un tritacarne con una griglia di diametro tra 1 e 2, e a volte si ripete l’operazione. Questo conferisce alla salsiccia di fegato la sua tipica morbidezza, piacevolissima al palato. Sì, la salsiccia di fegato è uno di quei cibi che si scioglie in bocca. Una volta insaccate, le salsicce vengono fatte asciugare per un mese a temperatura ambiente. Pare che la salsiccia di fegato sia un prodotto originario della Lucania, e che sia antichissimo: ne abbiamo notizia sin dai tempi degli antichi romani, negli scritti di Cicernone, Marziale e Varrone. Può essere consumata fresca, cotta alla brace, o in padella con olio e vino. O stagionata, spalmata sul pane o consumata in piccoli pezzi nel tipico antipasto abruzzese.