STORIE E LEGGENDE
L’ Abruzzo porta con sé varie storie che si tramandano di generazione in generazione dando origine a leggende molto curiose e interessanti. Protagonisti sono gnomi, streghe, draghi, ninfe, città scomparse ed angeli, che rendono magica la regione più verde d’Italia.
SANSONE E LA NASCITA DELLA MORGIA
Secondo la leggenda, la “Morgia” viene attribuita niente che di meno all’eroe biblico Sansone, il quale prese il masso roccioso e con un solo passo lo portò da Palena a Gessopalena, posizionandolo così come lo vediamo oggi.
LA GROTTA DEL CAVALLONE
E LE FATE
Si narra che nel territorio di Taranta Peligna, sembra che alcune fate abruzzesi, abitassero all’interno della Grotta della Figlia di Iorio (così chiamata successivamente da Gabriele D’Annunzio).
ERNESTINA DI POMPEO, LA STREGA CURATRICE
Ernestina, figlia di Alberico pescatore e di Ave massaia e levatrice, nasce Campli nel 1598, dopo varie vicissitudini e carestie la sua famiglia decide di trasferirsi in quel di Giulianova anche per via del lavoro del padre.
LA LEGGENDA DEI BAMBINI SCOMPARSI E IL COLLE DELLE FATE
Secondo la leggenda, le Fate appartengono ad una specie di “terra di Mezzo”, un limbo tra cielo e terra, ed è per la loro natura, né demoni, né angeli che sono costrette a vivere in zone crepuscolari, come il colle a loro nome.
IL BOSCO SACRO DELLA DEA ANGIZIA A LUCO DEI MARSI
Poco lontano dalle rive dello scomparso lago del Fucino a Luco dei Marsi (AQ) c'è un bosco: gli antichi abitanti attribuivano a questo bosco il termine sacro, “lucus”, proprio per indicare che si entrava in un luogo dai richiami soprannaturali.
RICORRENZA DELLA FESTIVITÀ DI SAN BIAGIO
Il 3 febbraio è una data caratteristica in molti paesi abruzzesi per la ricorrenza della festività di San Biagio. L’agiografia racconta della morte del santo come una sua volontà per non aver ceduto alla costrizione di abiurare la Chiesa cristiana.
IL SOGNO
Un uomo di Pescocostanzo si sognò per tre notti di seguito che doveva andare a scavare un tesoro alla Madonna delle Grazie (tra Pescocostanzo e Rivisondoli).
L'ELEMOSINA
Una donna di Pescocostanzo, una volta, negò l’elemosina ad una vecchia di Rivisondoli. Da quel giorno, la creatura della pescolana comincia ad andare sempre indietro in salute.
COSTOLA DEL DRAGO
Secondo la leggenda, Atessa era in principio formata da due città Ate e Tixa, separate da una valle paludosa nella quale abitava un temutissimo drago.
IL LUPO MANNARO IN ABRUZZO
Le storie di lupi mannari non sono mai mancate qui in Abruzzo, ogni paese della regione può vantare la propria storia o leggenda di esseri umani che all’improvviso, nelle notti di luna piena si trasformavano in “licantropi”.
LA LEGGENDA DEL MORO DI CAPITIGNANO
C’era una regina vedova con due figli, ma dei figli non se ne curava una sbagliocca; perché amava un Moro. Tutto quello che faceva il Moro era ben fatto. I figli, insomma, erano tanti mazzi di scopa. È naturale dunque che i figli odiassero il Moro.
IL TESORO DI RE MANFREDI
Nel fondo della Gola del Salinello, dove la corrente del fiume è più forte, si narra di un enorme macigno che bloccherebbe una grotta in cui si celerebbe il tesoro di Re Manfredi di Svevia in monete d’oro, rame e argento.
LA LEGGENDA DEL MAZZEMARILL
Il suo nome è Mazzemarill, questo strano ometto vengono attribuite diverse storie e straordinarie capacità. Il suo anello infatti, possiede misteriosi poteri col quale può fulminare ed uccidere chiunque lo tradisca
LA LEGGENDA DELLA PANTAFICA
La Pantafica è una donna dagli occhi demoniaci che disturba il sonno, posizionandosi proprio sopra il petto delle persone che dormono, tappandogli la bocca con le mani. Una strega, che indisturbata gira di notte, tutta vestita di bianco.
LA LEGGENDA DEL PESCE LUMINOSO
Un contadino, molto povero, un giorno fu fermato da un uomo, il quale decise di fargli un regalo: il contadino ricevette dallo sconosciuto 100 ducati. Una grande ricchezza per il contadino, che mai aveva goduto di tanti denari.
LA LEGGENDA DI SAN PANFILO
San Panfilo è una leggenda popolare narra che da giovane convertitosi al cristianesimo, fu ripudiato dal padre che era di religione pagana. Preso da una violenta crisi di follia per la scelta del figlio, meditò un sanguinario progetto.
LA LEGGENDA DI SAN MARTINO
In Abruzzo, San Martino è considerato come il protettore del vino: il tutto nasce da una famosissima leggenda, che appartiene alla più viva tradizione popolare di questa regione. Si narra che Martino era un grande bevitore.
LA LEGGENDA DI MAJA
La storia narra che Maja fuggendo dalla Frigia (una regione storica dell’Anatolia centrale), per portare in salvo il suo figlio ferito in battaglia, attraversò in zattera il mare per arrivare al porto della città di Orton, l’attuale Ortona.
LONGINO NASCOSE A LANCIANO
L’antica “Anxanon” o Anxia che fu municipio romano, sorto quasi certamente su un precedente centro dei frentani. Nonostante la memoria di ritrovamenti avvenuti in passato, nessun monumento può attribuirsi all’epoca romana.
LA LEGGENDA DELLA STREGA MELINDA
Melinda prepara la sua prima fattura, appresa da una “commara”, con una ciocca dei suoi capelli, un bottone del suo corpetto e un pezzo di stoffa imbevuto del suo sangue mestruale, lasciandola sul letto per il ritorno dal fronte del seduttore.
LA STORIA DI ERNESTINA DI POMPEO
La storia più vicina a noi è quella di Ernestina Di Pompeo la più emblematica di tutte, avvolta da un velo di tristezza e rabbia. Siamo nell’anno di grazia 1619 in quel di Castrum Novum “Giulianova” .
LEGGENDA DELL'UOMO, MADONNA E IL SOGNO
Una volta un uomo si sognò che per prendere un tesoro. Arrivati al luogo designato, trovarono una porta, e dentro, una gradinata che andava giù giù, tutta illuminata. Cominciarono a scendere.
LEGGENDA MADAMA ANGIOLINA
Esistono diverse leggende che narrano la storia del lago di Scanno. Secondo una di queste, Angiolina abitava in una rocca inaccessibile posta al centro del lago e si dedicava all’arte della magia.
LA LEGGENDA DEL MANTO REALE
C'erano due re. Uno aveva un figlio, e un altro una figlia. Tra loro c'era amicizia stretta; ma si proponevano di stringerla di più, con la parentela, volendo che, a tempo debito, succedesse un matrimonio tra i loro figli.
I MORTI SENZA SEPOLTURA
L’antico uso di seppellire i morti sotto le pietre trae origine dall’orrore istintivo che l’uomo ha sempre avuto alla vista dei cadaveri, ma anche dal fatto di voler dare al morto la possibilità di difendersi dai geni maligni.
LA LEGGENDA DEL LUPO E LA LUNA
Secondo una leggenda, si narra che una sera di tantissimi anni fa, la luna scese sulla terra e rimase impigliata tra i rami di un albero. In quel momento un lupo che passava di là si accorse della luna che non riusciva a liberarsi.