A breve distanza dal borgo di Pianella, su un poggio adiacente alla strada, è posta la chiesa di Santa Maria Maggiore, citata per la prima volta nel 1140, con il titolo di ecclesia S. Mariae de Planella, in una bolla di Innocenzo II indirizzata al vescovo di Penne, dalla cui giurisdizione essa dipendeva.
La struttura in cotto su cui spiccano preziosi inserti in pietra presenta i caratteristici tratti dell’architettura abruzzese protoromanica.
Tutti gli indizi stilistici fanno propendere gli studiosi per una datazione della primitiva chiesa tra la fine dell’XI secolo e i primi decenni del XII.
Sull’elegante facciata in cotto, dalla suggestiva patina tra il grigio e il rosa, riusciamo a leggere la primitiva altezza delle navate minori indicata dalla cornice ad archetti pensili. Qui si apre il portale in pietra ad arco acuto, con ricchi intagli sui piedritti e un architrave scolpito
Una cornice di “scuola lombarda” separa il portale dallo splendido rosone
Il prezioso ambone all’interno fu realizzato, sul finire del XII secolo, ed è impostato qui su due sole colonne in aggetto e ancorandosi per un lato alla muratura stessa
Sul catino dell’abside centrale campeggia lo splendido Giudizio finale, affresco di altissima qualità pittorica dei primi decenni del XII secolo
Altri notevoli affreschi trecenteschi sono presenti sui pilastri della navata e nelle absidi laterali
Un bellissimo dipinto, datato 1493, con la raffigurazione della Madonna di Loreto, è posto
all’interno di una nicchia presso l’ingresso sul fianco destro della chiesa con una grande lacuna nella parte centrale.
tratto da “Guida Chiese d’Abruzzo” – Ed. Carsa