Sito web Basilica di San Bernardino, L'Aquila
Dopo la morte di San Bernardino da Siena, avvenuta nel1444 a L’Aquila, i frati Osservanti aquilani ottennero il privilegio di custodire le spoglie del santo, celebrandone la memoria con la realizzazione di una nuova grandiosa chiesa, l’opera più importante realizzata nella città durante la seconda metà del XV secolo.
Nel 1450 Bernardino da Siena fu canonizzato da papa Nicolò V e nel 1454 iniziarono i lavori per la realizzazione della chiesa sotto la direzione di Giacomo della Marca, nominato nel 1451 a sovrintendere i lavori.
E’ caratterizzata dal singolare accostamento tra pianta longitudinale e impianto centrale, con evidenti richiami alla cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore.
L’elegante facciata a coronamento orizzontale, disegnata da Cola dell’Amatrice ed avviata nel 1525, costituisce un episodio autonomo che si colloca tra la originaria realizzazione quattrocentesca e la ricostruzione barocca ed è messa in risalto dalla scenografica gradinata che sale da via Fortebraccio.
La cupola, eretta negli anni 1488-89 e crollata con il sisma del 1703, venne ricostruita nel 1725, sotto la consulenza di Giovan Battista Contini e la navata centrale venne impreziosita dal ricco soffitto ligneo (1724-26), intagliato e laminato in oro ad opera del pescolano Ferdinando Mosca. Suo è anche il ricco organo sulla controfacciata.
Nella prima cappella della navata destra si possono ammirare i Simboli della Passione, realizzati a partire dal 1950 su disegno di Remo Brindisi, mentre nella seconda cappella vi è la notevole pala d’altare in terracotta invetriata di Andrea della Robbia, raffigurante la Resurrezione (primi del ’500). Nella terza cappella è inoltre conservata la preziosa statua in terracotta policroma della Madonna col Bambino realizzata da Silvestro dell’Aquila tra il 1494 e il 1500. Sull’altare della quarta cappella campeggia una tela raffigurante l’Adorazione dei Magi (1566) di Pompeo Cesura, il più importante dei pittori aquilani della seconda metà del ’500, seguace di Raffaello.
Spicca nella cappella successiva, con volta affrescata nel 1709 da Girolamo Cenatiempo, il grandioso Mausoleo di San Bernardino, realizzato in pietra marmorina da Silvestro dell’Aquila (1490-1504) e ultimato nel 1505 dai suoi allievi.
Il mausoleo si eleva su due ordini architettonici su una base rettangolare; nel primo ordine, un’apertura divisa da una colonna e chiusa da una cancellata in ferro, lascia intravedere
l’urna d’argento e cristallo con il corpo del Santo.
Si segnalano ancora tra le altre opere le pregevoli tele cinquecentesche di Rinaldo Fiammingo e i dipinti seicenteschi di Giulio Cesare Bedeschini.
Nel convento adiacente alla chiesa, vasto complesso con quattro chiostri, spicca il refettorio, detto Cattedra Bernardiniana, realizzato tra il 1468 e il 1470, utilizzato per manifestazioni culturali e ricco di affreschi seicenteschi.