MADAMA ANGIOLINA, IL MAGO BAIALARDO E “LA LEGGENDA DEL LAGO DI SCANNO”

Gli elementi naturali, che sia un fiume, una montagna, un lago e così via, sin dalla preistoria sono stati visti dall’uomo come “divinità”. L’uomo sottostava a tali divinità e ne provava un profondo rispetto (vedi ad esempio gli indiani d’America) rapportandosi quindi con la Natura stessa non come “padrone”, ma come “devoto servitore” delle singole entità che si manifestavano attraverso i vari elementi. Ed è in virtù di tale rapporto dell’uomo con la Natura che nascono miti e leggende. Storie che narrano della nascita di un fiume, di un monte… o di un lago. Se poi  quel lago ha la forma di un cuore… come ad esempio il lago di Scanno, stanne pur certo che ai posteri verrà tramandata una gran bella storia! C’era una volta... Le favole iniziano sempre così, ma ci sono anche racconti  che sono a metà tra favola e leggenda, probabilmente le storie che circolano sul lago di Scanno, difficile capire se siano favole… o leggende. Favole perché le streghe, le fate, e tante altre strane creature che popolano l’immaginario collettivo dei bambini, “forse” nessuno le ha mai viste, anche se nei racconti c’è sempre il mago o la maga di turno e capaci di stupirci con “effetti speciali”. Leggende, poiché basate su personaggi realmente esistiti… come  Pietro Barliario, un medico e alchimista salernitano realmente esistito nel XII sec. e noto al popolo abruzzese come il mago Bailardo, e  Angiolina, una dama molto potente che viveva nel lago di Scanno, la cui figura viene riportata in un poema cavalleresco del 1400 in ottave, diffuso tra i pastori scannesi come “L’Antifor di Berosia” . Esistono diverse leggende che narrano la storia del lago di Scanno. Secondo una di queste, Angiolina  abitava in una rocca inaccessibile posta al centro del lago e si dedicava all’arte della magia per combattere Carlo Magno e i maghi a lei rivali. La sua figura, forse, è personificazione di un essere delle acque, che con il tempo ha assunto i connotati di una maga incantatrice. Pietro Bailardo invece era noto alle cronache dell’epoca come un potente stregone. L’uomo, aveva fatto un patto con il diavolo, e in cambio aveva ricevuto un libro in cui erano riportate formule per ogni tipo di magia. Si racconta, che Bailardo riuscisse a far innamorare le donne più belle grazie a degli speciali filtri magici, riusciva inoltre a  “trasformare”  l’acqua in vino, e a far spuntare le corna sulla testa di chi gli era antipatico. La figura di Angiolina e di Bailardo si intrecciano proprio sul lago di Scanno e secondo la leggenda Madama Angiolina, “La Dama di Scanno”, dopo averlo attratto a se con la sua magia, lo costrinse a rimanere sospeso tra il cielo e la terra. A riporlo definitivamente sulla terra fu il Diavolo stesso, chiamato in aiuto da Baialardo, una volta che questi ebbe recuperato il suo libro. Secondo un’altra versione della leggenda, Madama Angiolina, viene riportata come  una fata e eroina dei luoghi dove oggi sorge Scanno.  Si racconta che Bailardo, mise gli occhi sulla donna e, deciso a tutti i costi ad ottenerla per soddisfare i suoi desideri, ordinò che questa venisse rapita. Angiolina, sapendo di essere in pericolo, fece nascere l’attuale lago sotto i piedi dei suoi rapinatori, lasciando che le acque li inghiottissero. Nonostante la nascita del lago, Bailardo, riuscì  comunque a conquistare il regno della fata,  facendo piovere mille bocche infuocate. Angiolina, riuscì però a salvarsi riparandosi sotto un grande ombrello realizzato grazie alla sua magia. Secondo altre fonti, Madama Angiolina cadde morta a causa dell’ardente pioggia e, nel luogo dove morì, sorse il famoso lago di Scanno.