FESTE TRADIZIONALI IN ABRUZZO LUGLIO
A cura di Adriana Gandolfi>>TOCCO CASAURIA (PE)
sera del giorno 2, “Madonna delle Grazie”
Una suggestiva fiaccolata accompagna la statua della Madonna dalla chiesa di San Domenico a quella dedicata al suo culto, fuori del paese. Alla fine del mese, con un’altra fiaccolata, la Madonna percorrerà il tragitto inverso.
>>PALENA (CH)
giornata del giorno 2, “Madonna dell’Altare”
Da Palena e dai paesi vicini, diversi pellegrini ancora si recano, il giorno della festa, al santuario montano dedicato alla Madonna, per partecipare alla Messa e concludere la giornata con una scampagnata.
>>ROJO (AQ)
giornata del giorno 2 o domenica più prossima, “Madonna di Rojo”
La mattina della festa, numerosi pellegrini provenienti dall’Aquila e dai dintorni raggiungono la frazione di Rojo, per la festa della Madonna dal volto scuro, protettrice dei pastori. Dopo la messa, l’antica statua viene portata in processione per le vie del borgo medievale, mentre dalle finestre ornate da splendide coperte, le devote lanciano petali di rosa.
>>PRETORO (CH)
mattina della prima domenica del mese, “Madonna della Mazza”
Dopo essere stata due mesi ospitata nella chiesa di Sant’Andrea, giù al paese, la statua della Madonna viene riportata nel suo piccolo santuario montano, accompagnata da tutta la popolazione, che per l’occasione, dopo la messa, sosterà nei dintorni per una scampagnata.
>>CIVITELLA ALFEDENA (AQ)
IIa domenica del mese, “Santa Lucia”
Caratteristica dei territori montani interessati dalla pastorizia transumante sono le feste trasferite dal periodo invernale a quello estivo, anticamente epoca di rientro dei pastori quindi, di riunione familiare. Per l’occasione festiva, raggiungono il paese diverse “compagnie” di pellegrini provenienti soprattutto da Scanno e dalla confinante “Ciociaria”. Alla processione della santa, per le vie del centro storico, partecipano anche le statue degli altri due compatroni: la Madonna del Carmine e San Nicola di Bari.
>>VILLAMAGNA (CH)
mattina del giorno 13, “Santa Margherita dei Saraceni”
La santa viene festeggiata con lo svolgimento di una rappresentazione drammatizzata per le vie del borgo che rievoca un suo intervento miracoloso contro le milizie moresche che minacciavano il paese. Gli interpreti dei saraceni vengono reclutati tra i paesani che si travestono allo scopo, indossando turbanti e vistosi mustacci con lunghe scimitarre, scudi e bandiere con la mezzaluna; sia pedoni che cavalieri. A metà mattinata un drappello di soldati viene inviato a “spiare” il paese; improvvisamente, una fanciulla compare dal nulla invitandoli di abbandonare i loro propositi, per scomparire subito dopo. Nonostante l’avvertimento, il comandante avanza con la truppa ma la ragazza riappare per la seconda volta; i turchi non si lasciano intimorire ma, mentre stanno per sferrare l’attacco decisivo, un’enorme trave infuocata blocca loro la strada e la fanciulla appare di nuovo, minacciandoli di non proseguire. I soldati sono sconvolti e per la paura si gettano a terra tremando; quindi decidono di convertirsi e arrivati alla porta del paese, gettano le armi ed entrano in chiesa, dove riconoscono la fanciulla nella statua di Santa Margherita. Allora, il comandante, si converte e quale pegno di amicizia regala alla santa il suo prezioso copricapo piumato ed assieme alla popolazione assiste alla messa di ringraziamento con i suoi soldati.
>>PALENA (CH)
mattina del giorno 16, “Madonna del Carmine”
La mattina della festa, i devoti raggiungono la chiesetta fuori paese dedicata alla Madonna del Carmine per assistere alla messa. Prima di tornare indietro transitano dalla sacrestia, dove lasciando un’offerta prendono lo scapolare della Madonna chiamato “abbetine”, che faranno indossare sotto gli indumenti ai bambini e ad i giovani come protezione dalle disgrazie e dai malanni.
>>SALLE (PE)
domenica precedente il giorno 18, “Asta per il Beato Roberto”
Il 18 del mese viene festeggiato il Beato Roberto, protettore del paese. Al fine di racimolare la somma necessaria per i festeggiamenti, la domenica precedente, gli abitanti offrono spontaneamente prodotti vari, che nel pomeriggio un banditore li offre in un’asta pubblica sulla piazza del paese.
>>PALMOLI (CH)
mattina del giorno 27, sfilata dei “manoppéle”
In onore alla Madonna del Carmine, di primo mattino gli abitanti del paese organizzano un corteo di carri e donne con canestri colmi di grano, covoni di spighe (“manoppéle”) e offerte alimentari varie che vengono depositate in chiesa. A mezzogiorno dopo la messa, la statua della Madonna esce in processione portata a turno, dalle donne del paese. Durante il pomeriggio, i “donativi” della mattina verranno venduti in un’asta pubblica, il cosiddetto “bandimente” allo scopo di finanziare le spese dei festeggiamenti. A sera, la statua della Madonna tornerà nel suo santuario fuori paese dove era stata prelevata il giorno 16 per soggiornare nella parrocchiale.
>>SAN VITO (CH)
sera dell’ultimo sabato del mese, “Madonna del Porto”
Dopo la messa pomeridiana, la statua della Madonna esce dalla chiesa diretta verso il porto; la attendono i piccoli pescherecci della zona per prenderla e scortarla in una processione in mare. Il corteo arriva fino alla popolosa contrada di Vallevò, dove altri diversi piccoli battelli la raggiungono per offrirle come “patrona del mare” un omaggio floreale e l’esplosione di variopinti fumogeni. Dopo la consueta benedizione delle acque da parte del sacerdote, la processione rientra nel porto da dove era salpata.
>>PESCARA
ultima domenica del mese, “Processione a mare di Sant’Andrea”
Tipica festa a carattere “marinaro”; tutto il quartiere a nord del porto canale abitato dai pescatori di “Borgo marino” è in fermento dal giovedì sera, con il consueto rientro settimanale dei pescherecci. Dal pomeriggio del venerdì, infatti, nel rione iniziano i festeggiamenti con i giochi popolari, tra i quali, talvolta anche il tradizionale “palo della cuccagna”. La mattina della domenica, la statua di Sant’Andrea esce dalla chiesa e quando arriva alla banchina del porto viene portata sulla barca più grande, con il parroco e le altre autorità. Alla processione a mare, seguono tutti gli altri pescherecci della flotta locale, carichi di persone festanti. Il corteo si dirige verso nord e, dopo aver lanciato in mare una “corona” per i suoi “caduti”, ritorna in porto. La stessa sera, davanti al piazzale dell’orchestra ci sarà il tradizionale ballo della “pupa” ed a mezzanotte, l’appuntamento con l’immancabile ed atteso spettacolo dei fuochi pirotecnici sul mare. La cosiddetta “pupa” è un fantoccio dalle fattezze femminili, con l’interno cavo e la figura contornata dai petardi colorati. Un uomo entra nel suo interno cavo e orientandosi per mezzo di una feritoia all’altezza degli occhi, la fa ballare a suon di musica mentre, in un fragoroso crescendo, esplodono tutti gli effetti pirotecnici.
>>PESCASSEROLI (AQ)
ultima domenica del mese, “Madonna di Tranquillo”
La mattina presto, i paesani prelevano la statuetta della Madonna nera e si incamminano verso il suo santuario sulla vetta del Monte Tranquillo, che domina i pascoli della zona. Dopo alcune ore di cammino, raggiungono la meta ed il sacerdote celebra la messa all’aperto, benedicendo i quattro punti cardinali per il buon esito dei pascoli e dei raccolti agricoli. Il pranzo viene consumato tra i prati ed i boschi intorno alla chiesetta, ogni famiglia attorno al suo fuoco. Nel tardo pomeriggio si rientra al paese e i devoti prima di lasciare il bosco, staccano alcuni rami frondosi dagli aceri come “protezione” della Madonna, da riportare a casa.